Gruppo Amicizia

Seduto al bar di fronte la Chiesa, assieme a Velia, una parrocchiana come me e frequentatrice della Santa Messa mattutina, riflettevamo sulla opportunità di incontrarci nel quartiere per familiarizzare. La vitalità e spiritosaggine di Velia escludeva subito la possibilità di ricorrere all’ormai stantio “centro anziani”. Nella ricerca di un nome aggregante per il gruppo, si pensò al “Gruppo Amicizia”. Gruppo che nacque immediatamente, tra alcuni non più giovani ma nemmeno vecchi. In quei momenti (anno 1998?) si trovò appoggio presso l’Associazione Culturale Torraccia (ACT) che mise a disposizione del Gruppo un locale, una volta la settimana di pomeriggio. Il primo avvenimento importante del G.A. fu la morte di Velia, che scosse la nostra sensibilità ma, nel contempo, testò la validità del G.A. partecipando all’agonia di Velia, fino alla fine. Esperienza umanamente difficile, ma cristianamente forte. Si decise, a quel momento di onorare Velia regalando un banco piccolo per la Parrocchia e, nel contempo, intestando il G.A. a Velia. Ecco perchè il gruppo si chiama Gruppo Amicizia Velia, in sigla GAV (da me “storpiato”, in modo scherzoso, in Giovani, Anziani e Vecchi). Il GAV è, dal mio punto di vista, ora esterno alla fase propedeutica di coordinamento, una aggregazione eccezionale che produce effetti eccezionali. Basti pensare alle vedove, giovani e meno, che hanno trovato conforto nel GAV. E cosa dire dell’ottimo servizio di ristoro che il GAV assicura, ormai da anni, al Gruppo Donatori Sangue Torraccia (GDST), con dolci e caffè. Una cordialità molto apprezzata dai donatori. E ancora, l’assistenza a quelle di loro meno fortunate, anche nella salute. Meravigliose, mi piacerebbe nominarle tutte, compreso l’unico uomo che di fatto è oggi il coordinatore. Ma non ce n’è bisogno perchè la loro ricompensa è immediata, nel gioire nell’incontrarsi periodicamente ma, soprattutto, per ciò che donano al prossimo con tanta generosità. I partecipanti al GAV giocano molto a carte, si incontrano per andare al teatro o al cinema, per assistere i bisognosi e poi, ho sperimentato direttamente, sono sempre disponibili per qualsiasi necessità limitatamente, ovviamente, alla situazione contingente.
Meraviglioso GAV, meriterebbe maggiore attenzione, soprattutto dalle realtà locali.