Nella situazione contemporanea, nella quale il processo di secolarizzazione in atto fa sì che ci troviamo innanzi a un paganesimo pratico, la Chiesa deve ritrovare, dopo il Concilio Vaticano II, una sintesi teologico – catechetica capace di evangelizzare l’uomo di oggi, dove annuncio (kerigma), cambiamento di vita (morale) e liturgia gestino l’uomo nuovo che annuncia Cristo risorto.
Il Cammino neocatecumenale si propone oggi come un cammino che Dio ha dato alla sua Chiesa dopo il Concilio, per aprire all’interno delle parrocchie un itinerario di iniziazione cristiana, simile a quello che aveva la Chiesa primitiva, a tappe, dove l’uomo contemporaneo possa nascere alla vita nuova che Cristo risorto ha portato con la sua venuta.
Questo itinerario di formazione cristiana si fa in piccole comunità, immagine della Sacra Famiglia di Nazareth, perché il seme che abbiamo ricevuto nel Battesimo possa arrivare alla sua statura adulta.
Il Cammino neocatecumenale non è un movimento né un’associazione, nel senso che oggi si dà a questi termini, ma un tempo di formazione cristiana, dato che, finito questo tempo, i fratelli delle comunità restano nelle parrocchie come cristiani adulti.
Il Cammino neocatecumenale nasce nel 1964 a Madrid, tra i baraccati di Palomeras Altas e da lì si è diffuso in quasi tutte le nazioni del mondo.
E’ presente nella nostra Parrocchia dal 1997 per volontà dell’allora parroco don Francesco Troiani, che avendo recuperato la sua fede e scoperto la sua vocazione al sacerdozio in questa esperienza, ha desiderato fortemente che la nuova parrocchia a lui affidata avesse tra le urgenze più importanti la necessità dell’iniziazione – formazione cristiana.
Così nel corso del tempo, da allora, regolarmente si sono susseguite ogni anno le catechesi iniziali che permettevano a nuovi fratelli o l’inserimento nell’ultima comunità già esistente, a volte piccola di numero, o di costituire una nuova comunità per intraprendere questo graduale cammino di iniziazione cristiana. Nel 2001 don Francesco accolse generosamente anche alcune comunità provenienti dalla limitrofa parrocchia di San Basilio, che si sono nel tempo completamente integrate nella comunità parrocchiale.
Attualmente le comunità sono 9, piuttosto numerose, in media 50 fratelli ciascuna. I fratelli delle comunità più anziane sono da tempo a disposizione, a servizio della pastorale della parrocchia: servizi vari, corso dei battesimi, corso dei fidanzati, catechismo, post-cresima, realtà quest’ultima molto importante considerando la fascia di età dei giovani che vi partecipano (dai 14 ai 18 anni) che è quella che in genere tende a non frequentare le parrocchie.
Per sostenere i giovani, non solo del Cammino, ogni mese, si tiene una “Scrutatio” (una sorta di Lectio Divina) dove si mette in comune liberamente la propria esperienza con la Parola scrutata precedentemente per un’ora, si riceve una breve catechesi dal presbitero e finisce poi con l’Adorazione Eucaristica nella liturgia dei vespri.
In seno alle comunità sono nate anche alcune vocazioni al presbiterato; i ragazzi sono entrati nei seminari missionari “Redemptoris Mater” sorti in seno al Cammino e fortemente voluti da San Giovanni Paolo II: due, già ordinati presbiteri, nel Redemptoris Mater di Roma, uno nel R.M. di Macerata per la Cina, uno nel R.M. di Madrid in Spagna, uno nel R.M. di Managua in Nicaragua, uno nel seminario R.M. di Goma in Congo, ed uno nel seminario R.M. di Galilea in Israele.
Ci sono anche alcune famiglie del Cammino della nostra Parrocchia che hanno messo a totale disposizione dell’Evangelizzazione la loro vita. Attualmente c’è una famiglia con 6 bambini a Bastià in Corsica, una famiglia con 7 bambini a Santiago de Compostela in Spagna, una a Goma in Congo, una sorella nubile in aiuto al seminario di Goma, due famiglie in missione a Kinshasa in Congo, una sorella in missione a Goma, ed una ragazza nubile in missione in Cina.